Pirateria, per lo sport i numeri in Italia crescono sempre di più

Crescono ancora i numeri della pirateria nel mondo dello sport in Italia. Ecco i dati raccolti dall'ultima indagine.
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La pirateria nel campo dello sport in Italia sta registrando un incremento significativo, con un rialzo del 178% nel 2022 rispetto al 2017. Rispetto ad altri contenuti piratati, gli eventi sportivi in diretta sono gli unici a mostrare un aumento rispetto agli anni passati. Ecco che cos’ha rilevato l’indagine condotta da Fapav e Ipsos.

Pirateria, nel campo dello sport in Italia è in costante aumento

Secondo l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, la pirateria rappresenta uno dei principali problemi del calcio italiano e internazionale e non sembra diminuire, nonostante gli sforzi recenti dello Stato e delle autorità competenti per contrastare il fenomeno.

Secondo un’indagine condotta da Fapav e Ipsos, nel 2022 sono stati registrati 30 milioni di atti di pirateria in Italia in più rispetto all’anno precedente. Circa il 42% della popolazione adulta italiana è coinvolta in questa pratica illegale, che coinvolge non solo il calcio, ma anche altri sport trasmessi in diretta ed eventi di ogni tipo.

Mentre i film sono ancora i contenuti più piratati, con 120 milioni di atti illeciti nel 2022, seguiti dai programmi TV con 78 milioni e dalle serie TV e fiction con 105 milioni, lo sport live è l’unico ambito che mostra un trend di crescita negli ultimi anni. Secondo le stime, nel 2022 sono 41 milioni gli atti di pirateria legati agli eventi sportivi in diretta, il 178% in più rispetto al 2017.

Un problema sui ricavi

La pirateria continua a causare perdite di ricavi e mette a rischio gli investimenti nei diritti dei contenuti, il che porta a una riduzione del valore dei contenuti stessi. Questa situazione crea una spirale negativa che colpisce l’industria nel suo complesso.

Nel corso degli anni la pirateria si è evoluta molto, soprattutto con l’avvento dei grandi colossi dello streaming. Ora non esiste più solamente quella fisica, ma la più utilizzata è quella digitale.

I dati mostrano che il 39% della pirateria avviene in forma digitale, seguito dal 12% di quella indiretta (come il prestito di copie piratate o la visione da amici) e il 9% di quella fisica. Tuttavia, solamente meno della metà dei pirati percepisce la gravità delle sue azioni e ne comprende il vero problema.

Quali soluzioni si stanno adottando

Per combattere la pirateria, è stato proposto un disegno di legge che conferisce nuovi poteri all’Agcom per oscurare i siti che trasmettono illegalmente i contenuti entro 30 minuti. Sono previste anche sanzioni più severe per coloro che mettono illegalmente a disposizione contenuti protetti da copyright e per gli utenti finali, con multe fino a 5.000 euro e fino a tre anni di carcere.

Alcuni emendamenti proposti puntano a rendere le norme ancora più stringenti e ad una riduzione al minimo delle interpretazioni, successivamente si sottoporrà il decreto a una terza lettura alla Camera e successivamente all’approvazione finale.

“Il fenomeno della pirateria nel nostro Paese è in continua evoluzione, sfruttando lo sviluppo tecnologico anche a fini illeciti. Anche i numeri di quest’anno, ci stimolano, come Fapav a confermare il nostro impegno nel sostenere le industrie dei contenuti audiovisivi e multimediali e nel lavorare con le Istituzioni, già molto sensibili al tema, per la definizione ed applicazione di nuovi strumenti preventivi di efficace contrasto alla pirateria”

Ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, presidente Fapav.

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