Lina Khan: la nuova presidente FTC (Antitrust USA)

Lina Khan è la nuova presidente della Federal Trade Commission (FTC). La nomina, presagisce un cambio deciso da parte dell'amministrazione ...
Lina Khan

Lina Khan è la nuova presidente della Federal Trade Commission (FTC). La nomina, presagisce un cambio deciso da parte dell’amministrazione americana nei confronti delle Big Tech.

Chi è Lina Khan

Di origini pakistane, Lina Khan nasce a Londra 32 anni fa, ma vive in America dall’età di 11. Ad oggi, nominata da Joe Biden, è la nuova presidente a capo della FTC (l’equivalente americana dell’autorità antitrust).

E’ proprio la sua nomina che fa presagire un’inversione di rotta da parte dell’amministrazione americana verso le grandi multinazionali tecnologiche. Infatti, la giovane Khan è conosciuta per la sua posizione di netta contrapposizione al monopolio creato da parte delle “Big Tech” quali Amazon, Faceook e Google. La sua posizione è già ben nota dal 2013, quando in un articolo sul settimanale Time, affermava di quanto il settore dolciario fosse fortemente decentrato nelle mani di due o tre produttrici. Inoltre, la stessa tendenza viene riconfermata a inizio anno quando durante un’intervista alla BBC affermava che “attualmente, il mercato si ritrova ad essere controllato solo da poche aziende”.

Nel corso della sua carriera non ha mai abbandonato la sua battaglia contro le grandi multinazionali, portandola avanti anche nel corso degli studi giuridici a Yale e durante l’insegnamento alla Columbia Law School.

Lina Khan e il freno alle Big Tech

La giovane presidente, si posiziona in una situazione di critica nei confronti della FTC, la quale a suo dire, sarebbe stata poco attenta nella gestione delle grandi aziende tech. Infatti, negli ultimi decenni, le Big Tech hanno goduto di una situazione favorevole da parte dell’antitrust. Nello specifico, da un lato le imprese monopolistiche, riuscivano a produrre beni e servizi al minor costo possibile vendendoli ad un prezzo relativamente basso. Dall’altro però, sono rimaste tagliate fuori le piccole concorrenti, che non riuscivano a competere con gli standard produttivi del mercato. Ne è conseguito quindi che siano i grandi marchi coloro a decidere cosa, come e a chi vendere.

Cosa dicono i giganti americani?

L’elezione di Khan pare abbia già iniziato a far tremare diverse associazioni. Infatti in questi giorni sono emerse azioni da parte di 13 associazioni di imprese e consumatori. Stando al loro punto di vista, limitare la libertà di azione delle Big Tech, implicherebbe immettere nel mercato americano prodotti cinesi. Lo stesso Tim Cook, CEO Apple, ha affermato che le nuove norme potrebbero mettere a repentaglio alcuni servizi offerti tramite iPhone.

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