Dopo l’approvazione di giugno del decreto legge sulla cybersecurity nazionale, il provvedimento è passato alla Camera con 388 voti a favore. Manca solo il Senato.
Lo scorso giugno su proposta urgente del Presidente Mario Draghi, con il Comunicato Stampa n.23, il Consiglio dei Ministri accoglie la richiesta di intervento e l’instaurazione dell’ACN. L’ACN (Agenzia per la Cybersecurity Nazionale) è un organo creato ad hoc per proteggere la sicurezza nazionale dagli attacchi informatici. Nell’ultimo mese, sono stati fatti passi avanti, infatti nella giornata di ieri il provvedimento è passato alla Camera, dimostrando un’adesione da parte di 388 voti favorevoli contro i 38 astenuti. A questo punto, manca solamente l’approvazione del testo al Senato, il quale è chiamato ad prendere una posizione entro il 13 agosto.
Come sottolineato nel dossier parlamentare dedicato al provvedimento, la cybersecurity nazionale costituisce uno degli interventi previsti dal Pnrr (620 milioni di euro). In particolare, è uno dei 7 investimenti utili per applicare una strategia digitiale e per raggiungere la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Nello specifico vuole creare e quindi rafforzare infrastrutture legate alla protezione nazioanele di attacchi hacker.
Cosa dice il provvedimento
Quanto riportato nel provveidmento, definisce la struttura nazionale della cybersicurezza e istituisce l’Agenzia (ACN), modificando così il DL.21/2019. Inoltre viene altresì istituito il Comitato interministeriale per la cybersicurezza, con funzione di consulenza, proposta e vigilanza sulle politiche del settore. Il nuovo organismo viene quindi chiamato a promuovere azioni volte allo sviluppo di competenze e capacità. Infine, è proprio presso l’ACN che vengono trasferiti il Csirt (il Computer security incident response team) italiano e il Cvcn (Centro di valutazione e certificazione nazionale).