Elon Musk testerà i chip Neuralink nel cervello umano: ecco perché

Elon Musk è pronto a testare i chip Neuralink nel cervello umano. Un'innovazione fondamentale per il futuro.
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Elon Musk è pronto a testare i chip Neuralink nel cervello umano. Lo scopo è quello di collegare l’attività celebrale a device esterni. Andiamo a scoprire qual è la sua idea e che cono sono questi impianti.

Cosa sono i chip Neuralink che testerà Elon Musk

Elon Musk continua a sperimentare e a guardare al futuro, la sua volontà è quella di testare i chip Neuralink nel cervello umano. Questo è un dispositivo impiantabile che si basa sulla brain-computer interface (BCI), ovvero l’interfaccia che consente all’attività celebrale di comunicare direttamente con un dispositivo esterno.

Questo impianto ha le dimensioni di una moneta ed è alimentato da una batteria che si ricarica in wirelss, ma cos’è in grado di fare? In sostanza, elabora i segnali neurali che riceve in input e li trasmette a un’applicazione che li decodifica, in questo modo può comunicare con device esterni come computer o arti robotici.

Il suo impiego, se dovesse funzionare nel modo corretto, potrebbe segnare una svolta in moltissimi ambiti, a partire da quello medico. Gli scienziati di Neuralink hanno specificato:

“L’impianto registra l’attività neurale attraverso 1024 elettrodi distribuiti su 64 filamenti . Questi filamenti altamente flessibili e ultrasottili sono fondamentali per ridurre al minimo i danni durante l’impianto e nel tempo”

L’utilizzo in campo medico

I chip Neuralink potrebbero segnare una svolta epocale, ed Elon Musk ci crede fortemente. La Food and Drug Administration ha approvato, e questa è una svolta molto importante. È ormai da decenni che gli scienziati lavorano su questa tecnologia, e ora sembrano arrivati a un punto di svolta.

In campo medico sarebbe una rivoluzione determinante, ci sarebbe infatti, , ad esempio, il potenziale per offrire nuovamente la possibilità di muoversi a persone con paralisi. C’è poi anche l’ambizione di migliorare le funzioni del corpo umano, oltre che preservarle.

Insomma, il futuro sembra fortemente orientato verso l’adozione di questa tecnologia, potrebbe servire un altro po’ di tempo ma la sperimentazione è arrivata a un punto cruciale.

Un dispositivo in aggiornamento

La sperimentazione proseguirà fino a quando il risultato non sarà sufficientemente valido, ma anche in quel caso gli studi non si fermeranno. Quotidianamente la tecnologia non smette di crescere e di migliorarsi, e per questo motivo gli impianti devono aggiornarsi. A proposito di questo Elon Musk, a novembre, ha dichiarato:

“Sono abbastanza sicuro che non vorremmo un iPhone 1 bloccato nelle nostre teste se l’iPhone14 fosse disponibile”.

Di conseguenza i chip dovranno avere la capacità di aggiornarsi per essere sempre attuali e al massimo delle loro capacità, proprio come tutti gli altri dispositivi tecnologici.

I risultati sugli animali e i test sugli umani

I chip Neuralink hanno raggiunto risultati straordinari nei test sugli animali. Alcune scimmie, ad esempio, hanno dimostrato di poter giocare ai videogiochi oltre che digitare parole utilizzando gli occhi.

Per il momento il dispositivo è stato consegnato a 42 persone, tra le quali spiccano le esperienze di un uomo paralizzato, il quale è stato in grado di utilizzare una mano robotica e un paziente tetraplegico che è riuscito a camminare.

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