Netflix segue l’onda di altre grandi compagnie e decide di puntare sull’intelligenza artificiale. Ecco che cosa sta accadendo nel colosso dello streaming più famoso.
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Netflix pronta a puntare sull’intelligenza artificiale
Netflix ha deciso di puntare sull’intelligenza artificiale, e questo nonostante le proteste dei professionisti del mondo dello spettacolo. Il gigante dello streaming ha pubblicato un annuncio di lavoro, nel quale dichiara di essere alla ricerca di un Product Manager da dedicare alla propria piattaforma di machine learning, dimostrando così il suo impegno nel campo dell’IA per la generazione dei contenuti.
Non sorprende questa scelta da parte di Netflix, considerando il trend attuale verso l’utilizzo sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale in vari settori. La società punta a utilizzare l’IA per creare contenuti da distribuire sulla sua piattaforma di streaming.
Cosa dovrà fare il Product Manager e le reazioni
Il ruolo del Product Manager si concentrerà sulla gestione della piattaforma di machine learning e richiederà competenze specifiche per definire una visione strategica, analizzare i feedback dell’utenza e seguire l’intero ciclo di vita dei prodotti.
Tuttavia, questa decisione ha scatenato ulteriori proteste da parte degli sceneggiatori e degli attori che vedono il proprio ruolo minacciato dall’utilizzo dell’IA generativa. Strumenti come ChatGPT hanno dimostrato di essere in grado di generare testi in modo autentico, mettendo in discussione il ruolo degli sceneggiatori.
Bisogna però anche dire che, al netto di quel che si dice, manca ancora la componente “umana” nei contenuti generati. Di conseguenza per il momento può fungere solamente da supporto, soprattutto per quanto riguarda sceneggiati e dialoghi costruiti nei quali l’arte si esalta.
Inoltre, l’avvento dei deepfake, tecnologie che permettono di manipolare i volti degli attori creando video falsi, ha sollevato preoccupazioni tra gli attori stessi, che temono di essere sostituiti da simulazioni realistiche.
I professionisti vorrebbero utilizzarla come sostegno
Gli sceneggiatori e gli attori sostengono che l’IA non dovrebbe eliminare il loro ruolo, ma piuttosto essere utilizzata come uno strumento che amplifica e supporta il loro lavoro. Sostengono, inoltre, che i professionisti del settore debbano avere il controllo sui mezzi di produzione e potere decisionale nella creazione artistica.
La preoccupazione è che l’IA possa ridurre la creatività e l’autonomia degli individui nel processo creativo. Come detto in precedenza, per il momento questo pericolo non è ancora realistico, ma con le migliorie in arrivo potrebbe diventarlo.
L’episodio premonitore
Nella nota serie TV Black Mirror, presente proprio nel catalogo Netflix, un episodio non è di certo passato in sordina. L’episodio in questione s’intitola “Joan è terribile”, è presente nella sesta stagione e ruota attorno all’utilizzo dell’IA per creare una serie TV utilizzando il volto di un’attrice senza il suo consenso, è un esempio di come queste preoccupazioni possano diventare realtà.
Nonostante le proteste, Netflix sembra intenzionata a continuare la sua strategia di utilizzo dell’IA per la generazione dei contenuti. È importante trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e il rispetto dei diritti e delle prerogative dei professionisti del settore. L’IA può sicuramente offrire nuove opportunità nel campo dello spettacolo, ma è essenziale che venga utilizzata in modo etico e responsabile.
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