Pirateria, in Italia coinvolti in 4 su 10: i numeri del danno

In Italia continua a tenere banco la pirateria audiovisiva: coinvolti in quattro su dieci. Ecco i numeri emersi dall'indagine.
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Nonostante si sia registrato un lieve calo, nel 2023 la pirateria in Italia è rimasta molto radicata. Ecco i numeri emersi dalla recente indagine, il danno economico e molto altro ancora.

Pirateria, in Italia coinvolti in quattro su dieci

Da diversi anni ormai si continua a parlarne e si cerca una cura per questa malattia virtuale che coinvolge un numero cospicuo di persone. In Italia la pirateria è un fenomeno molto diffuso, sia per quanto riguarda la visione dello sport che di film, serie TV, l’ascolto di musica e altro ancora.

Gli abbonamenti salgono di prezzo ma anche quando prevedono un pagamento più che onesto non sempre vengono attivati. Una condizione che fa riflettere sull’atteggiamento delle persone del Bel Paese, e i numeri parlano chiaro.

Infatti, secondo i dati raccolti dall’Ipsos nella sua ricerca, il 39% degli adulti italiani ha compiuto almeno un illecito legato alla pirateria nel corso del 2023. Una diminuzione sensibile rispetto all’anno precedente c’è stata, ma il 3% non basta per riportare la situazione sotto controllo.

In totale sono 319 milioni gli atti di pirateria (nel 2022 erano 345 milioni), un numero che significa che a essere coinvolti sono quattro italiani su dieci. Le istituzioni si sono mosse per contrastare questo triste fenomeno, con operazioni mirate, l’oscuramento di molte piattaforme e un dispendio economico non da poco, ma i risultati continuano a non essere soddisfacenti.

I numeri della pirateria

Quali sono i contenuti preferiti dai pirati in Italia? I film continuano a essere in testa a questa classifica con il 30%. Seguono le serie TV e le fiction con il 22%, i programmi con il 21% e lo sport con il 15%. Interessante anche notare come le IPTV illecite siano le più utilizzate come metodo di pirateria, a utilizzarle sono ben 11,8 milioni di italiani.

Segue poi lo streaming con il 18% e il download con il 15%. Sempre secondo la ricerca, il profilo del pirata che emerge in prevalenza è di un under 35, istruito e occupato, più spesso di sesso maschile che femminile e che più frequentemente vive al Sud Italia e nelle isole.

Il danno economico provocato dalla pirateria, secondo le stime, è molto alto: pari a circa 767 milioni di euro. Non solo, sempre secondo la ricerca di Ipsos, la perdita in termini di fatturato per l’economia italiana è di due miliardi di euro.

Manca la consapevolezza

Gran parte delle persone che hanno compiuto atti di pirateria in Italia è consapevole della loro illegalità, ma nonostante questo continua a perseguire questa strada. Spesso non si riesce a capire la gravità del problema, perché a mancare è proprio la consapevolezza.

Per questo motivo sensibilizzare e informare è fondamentale, così come lo è l’aumento delle norme e della sicurezza. A perderci non è solamente l’economia italiana, ma anche molti professionisti che rischiano di dover lasciare il lavoro.

Le misure adottate di recente hanno sicuramente portato a qualche risultato. Molti siti sono stati oscurati, scoraggiando molte persone che hanno deciso di virare su piattaforme legali. Staremo a vedere se la nuova legge antipirateria, entrata in vigore nell’agosto 2023, unita a queste misure sarà in grado di diminuire gli illeciti.

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